La morte ha molti nomi. I
cecoslovacchi la chiamano Lidice, i francesi Oradur, i
vietnamiti My Lai. Per i palestinesi, essa E' Deir Yassin.
La notte del nove di aprile 1948, i gruppi terroristici
ebraici Etzel e Lehi attaccarono il pacifico villaggio e
ne massacrarono gli abitanti, uomini, donne e bambini.
Non voglio ripetere il triste racconto di orecchi
tagliati, ventri squarciati, donne violentate, uomini
bruciati, corpi cementati nella pietra o la parata in
trionfo dei massacratori. I massacri sono tutti uguali,
da Babi Yar a Chain Gang a Deir Yassin.
Anche i sionisti andarono troppo
oltre. Essi avrebbero potuto avere una fetta accettabile della dolce terra di
Palestina, volenterosi amici e lavoratori palestinesi, rifornimenti infiniti di
petrolio economico dall' hinterland alle raffinerie di Jaffa, una vita
bellissima per sé e per i loro figli. Ma vollero tutto, senza lasciare nulla ai
vinti. Ecco perché i loro giorni sono contati.
Da qui si puo' chiaramente
comprendere la follia della narrativa sionista dominante
che considerava la Palestina una "terra senza popolo",
abitata forse solo da piccoli nuclei di nomadi arrivati
al seguito della conquista araba. Gli archeologi hanno
dimostrato che il villaggio vive, senza essere mai stato
distrutto ne' abbandonato, da tempo infinito. Ed i nostri
occhi gli danno ragione: olivi millenari coprono le
colline, confermando le radici antichissime di Abud e
fornendole olio d'oliva in abbondanza
Per generazioni, la Tomba di
Giuseppe e' stata amata e curata con gioia dalla gente di Nablus, ma essa fu estorta da Israele nel 1975. Gli
infami accordi di Oslo la lasciarono come un'enclave
armata israeliana nel cuore della citta' palestinese.
Essa divenne una Yeshiva di una setta Cabbalistica
guidata dal rabbino Isaac Ginzburg.
L'immagine del Cavaliere che
Ritorna, Fares Odeh, appartiene ad un altro genere di
icone: quelle dell'eroe. Il suo posto e' accanto a quello
dei marines di Iwo Jima, o in una chiesa accanto
all'immagine del suo connazionale, San Giorgio.
Dopotutto, il Santo guerriero fu martirizzato e sepolto
nel suolo palestinese, non lontano da Fares, nella cripta
dell'antica chiesa bizantina di Lydda.
Elie, la Gerusalemme di cui
scrivi in maniera cosi' toccante non e' e non e' mai
stata desolata. E' vissuta felicemente attraverso i
secoli tra le braccia di un altro popolo, i palestinesi
di Gerusalemme, che ne hanno avuto cura. L'hanno resa la
splendida citta' che e', adornandola col meraviglioso
gioiello della Cupola dorata di Haram el Sharif, e
costruendo le case con archi appuntati, portici immensi,
cipressi ed alberi di palma.
Senza palestinesi, la
Palestina muore. I suoi fiumi danno acqua avvelenata, le
sue sorgenti si prosciugano, le colline e le valli si
sfigurano, i suoi campi sono lavorati da cinesi importati
mentre i suoi figli sono imprigionati in un ghetto.
L'idea di uno stato ebraico separato e' fallita.
La meschinita' del culto
dell'olocausto e la facilta' con cui ha spillato miliardi
e' la prova concreta del potere reale che c'e' dietro
quest'industria. Questo potere e' oscuro, invisibile,
ineffabile, ma reale. Non e' un potere derivato
dall'olocausto, ma, piuttosto, il culto dell'olocausto
rappresenta la messa in mostra dei muscoli da parte di
coloro che controllano il vero potere. Ecco perche' tutti
gli sforzi dei revisionisti vengono condannati.
Diciamolo francamente, siamo
contro il razzismo finche' sono gli altri ad esserlo.
Eravamo contro gli squadroni della morte ed i
Sonderkommando finche' essi agivano contro i noi. I
nostri squadroni, i Sonderkommando ebraici, sono oggetto
della nostra tenera ammirazione. Lo stato ebraico e'
l'unico posto al mondo che possiede squadroni della morte
legittimi, che porta avanti la politica delle "eliminazioni",
che pratica la tortura su scala medievale. Non vi
preoccupate, cari lettori ebrei, noi torturiamo ed
assassiniamo solo i Gentili.
Molti ebrei ed i loro
alleati sionisti-cristiani ritengono che la preziosa
bellezza delle moschee di Gerusalemme, risalenti al
Settimo secolo, debba essere distrutta per fare posto,
sulle sue rovine, ad un tempio ebraico. Perche' questo
dovrebbe accadere? La gente prova a dare differenti
spiegazioni, storiche ed escatologiche. Non e' certo per
giustizia storica, o per esigenze di culto, dal momento
che il giudaismo ortodosso proibisce qualsiasi
interazione con il Monte del Signore. Alcuni ebrei con
inclinazioni esoteriche credono che quest'atto rendera'
totale ed irreversibile il dominio ebraico sul mondo.
Sarebbe strano che il sionismo non fosse
rappresentato nell'importantissima lotta per la Palestina. Ahime', l'articolo di
Avnery conferma che egli non e' altro che il fautore della linea sionista nel
campo della pace. Non dovrebbe sorprenderci il fatto che egli abbia citato in
giudizio un giornale israeliano che lo aveva definito "non-sionista"
ed abbia vinto. L'arguto Uri Davis lo ha chiamato "l'unico cittadino ebreo
dello stato d'Israele che possa mostrare una carta di tribunale che attesti le
sue credenziali sioniste".
Krauthammer
vuole ripetere questa prodezza in Palestina. "Essa" e' già
isolata, divisa in settanta pezzi dall'esercito israeliano. Ora e' pronta
per il grande assassinio. "Uccidila", urla con grande passione.
Forse si preoccupa che i persiani fermino ancora una volta il bagno di
sangue prima che Mamilla Pool si riempia. Le sue preoccupazioni sono la
nostra speranza.
E' il presagio che la Palestina restera'
lo scoglio degli ebrei; e persino l'assistenza piu' generosa da parte
degli USA non li aiutera' a sopraffare la Palestina. E' un segno per il
presidente americano: se continuera' ad obbedire agli ordini di Israele,
la sua buona nave affondera' senza possibilita' di salvezza.
Gli ebrei di Khazaria
avevano bisogno di un deficiente come khan, perche' il loro potere era
tutt'altro che completo e solo un deficiente si sarebbe arreso alle loro
richieste. Il discorso di Bush sul Medioriente ha dimostrato che questo rampollo
di ricca e potente famiglia non e' altro che un coniglio accecato dai fari di
un'auto. Il conto alla rovescia per la fine dell'Impero Americano e' cominciato.
Chiunque controlli le
università, controlla i media; chiunque controlli i media,
controlla il governo. O, per dirla in termini biblici, Leo Strauss
generò Wolfowitz, Wolfowitz generò la guerra all'Iraq.
Milton Friedman generò il Fondo Monetario Internazionale, il
FMI generò la povertà nel mondo. Bernard Lewis generò
Samuel Huntington, Samuel Huntington generò la guerra
all'Islam.
Le mie più profonde condoglianze al mio
meraviglioso traduttore francese, Marcel Charbonnier, al mio editore Maria Pournier, a a
tutti gli altri che mi hanno aiutato a pubblicare il libro. Sono certo che le
sue idee continueranno a vivere, perché, se la carta brucia a 451°F, lo
spirito umano resta invincibile.
Il problema di Israele non e' più il
problema della sofferenza palestinese; e' il problema dell'intera regione,
dall'India all'Etiopia (Ester, 1) ed oltre. In verità, la quinta colonna dei
sostenitori d'Israele istiga le guerre in tutto il mondo, dalla Cecenia alle
Filippine, dalla Corea del Nord a Cuba. Spinge il mondo diritto verso Armageddon.
Cohn-Bendit sente di
potercela fare. Ha molti successi, alle spalle. Ha promosso lo smembramento della
Yugoslavia. Ha supportato i bombardamenti NATO sulla Serbia per
ottenerne la sottomissione. Ma la causa d'Israele occupa i suoi
maggiori sforzi e tempo. Lui e' fiero che la Germania rifornisca
Israele di sottomarini nucleari a spese dei contribuenti tedeschi.
Si può parlare
liberamente dei sauditi e descriverli come un medievale Regno
del Male, famoso per la crudeltà e la barbarie o del loro mostruoso regime ... si
può persino gettare disprezzo ed odio sugli Stati Uniti
d'America, come ha fatto (giustamente) di recente la signora Roy in
un'epistola. Ma, per osare Parlare Di Israele, bisogna essere
guidati dal signor Sulzberger e dai suoi scribacchini.
Le immagini dell'umiliato
Hussein, barbuto, stanco, confuso, trattato come una tigre
catturata allo zoo, si ripetono senza fine. Viene
costretto ad aprire la bocca, e noi a guardarci dentro. Sembra umano
e fragile; troppo umano, e quella barba folta e gli occhi spauriti
lo rendono simile a Leo Tolstoj o Alexander Solzhenitsin.
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SUCCESSO
E FALLIMENTO
Ma l'intifada e' stato il segno che
questo popolo estremamente pacifico e paziente veniva spinto verso una morte
lenta e solo con esso la Palestina poteva sopravvivere. Sentii che ogni
pallottola sparata dall'esercito israeliano uccideva i miei fratelli, ed
ogni albero d'olivo dato alle fiamme, ogni casa demolita, ogni chiesa
distrutta dan-neggiava il tessuto stesso della nostra esistenza.
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Una volta, l'esercito
conquistatore delle citta' della pianura dichiaro' Guerra al Terrorismo ed
assedio' quel villaggio di collina per catturare un uomo del luogo, un
terrorista palestinese di nome Daoud che aveva attaccato gli insediamenti
dei conquistatori. Ma i suoi compagni, un variopinto gruppo di uomini,
sfidarono gli ordini dell'invasore. Osarono scendere in strada, sfidando
le misure di sicurezza e, con tremenda fatica, entrarono nel villaggio e
portarono una cisterna d'acqua da una sorgente di Betlemme a Daoud, o re
Davide, come lo chiamiamo oggi.
Jacques Chirac forgiò la
coalizione dei coraggiosi, alleandosi con Germania Russia e Cina contro le mire dei neo-cons
di sottomettere il Medio Oriente alla misericordia di Sharon. Da allora, i
carri armati USA hanno invaso Baghdad ed i neo-cons hanno definito la
Francia il nemico numero uno, al pari di Nord Corea ed Iran. Tartarin di
Tarascona ha avuto un ripensamento ed ha prestato attenzione all'abisso
che gli si apriva di fronte.
Quando i
gentiluomini inglesi in giacca rossa correvano dietro alla volpe
sulle verdi colline del Surrey gridavano "yoicks"
per incoraggiare i loro cani; i sionisti gridano
"anti-semitismo" per incoraggiare i loro. "Yoicks"
terrorizza la volpe; "anti-semitismo" e' il mezzo per
terrorizzare l'opposizione al Nuovo Ordine Mondiale. E' il loro
equivalente di una bolla papale che proclamava la crociata contro gli
eretici.
Oggi, Eccellenze, avete fatto la
vostra scelta e, come Ponzio Pilato dei tempi che furono, avete
preferito stare dalla parte di Caifa. Non importa che i
palestinesi siano murati vivi dietro un muro di cemento armato di 25
piedi; che gli oliveti siano estirpati e le sorgenti prosciugate; ciò
che importa e' che "Israele ed i suoi leaders non siano demonizzati o
infamati", secondo le parole del vostro collega Colin Powell.
Nei giorni feriali
risiede a Manhattan, mangia patatine della liberta'* con pesce gefilte e
invoca la punizione per la ribelle Francia, ma nei week-ends vola fin qui
per gustare un assaggio della vera civilta'. Dentro di se' lo sa: l'Impero
americano guidato dal suo esecutivo texano e dai baroni sionisti dei media
e' un affare estremamente spiacevole anche per i suoi adepti: quasi
spiacevole come lo stato ebraico mediorientale.
Essi non hanno mai combattuto con i loro
pari. Come viziose nullita', sono abituati a dare calci ai deboli e agli
indifesi, ad avversari preferibilmente gia' al tappeto. La loro codardia e
mancanza di cavalleria sono esemplificate dall'attacco alla piccola isola
di Grenada, ai poverissimi Afghanistan e Sudan o all'indifeso Panama. Non
e' una coincidenza che essi siano i migliori amici di Israele, leader
mondiale nell'assassinio di bambini.
Lo stato ebraico e' uno
stato virtuale che sta rapidamente perdendo gli ultimi agganci con la
realta'. Questo stato-fantasma uccide gente e raccoglie denaro in America;
continua la sua esistenza che, in termini legali, puo' dirsi
"decesso". I suoi campi sono lavorati da operai importati
dall'estero, controllati da russi ed etiopi, spiegati da professori
israeliani che passano il loro tempo nelle Universita' americane e da
coraggiosi generali che si guardano dal ricevere un grosso calcio dai
produttori d'armi americani.
Il grande massacro di innocenti e'
imminente. Molto presto, centinaia di migliaia, se non milioni di nostri
fratelli in Adamo ed Eva saranno bombardati, colpiti con napalm e armi
atomiche. Ragazzi e ragazze, bimbi non ancora nati e vecchi saranno
sacrificati sull'Altare della Vendetta e ritualmente massacrati dal Sommo
Sacerdote di quel Dio, il presidente George W. Bush. Il tempo e' stato
scelto con cura, e non e' una semplice coincidenza.
- Ora noi tutti
ripudiamo questa sciocca storia. Ed e' giunta l'ora di fare la stessa
cosa con l'ultima Caccia alle Streghe, la nuova Calunnia del Sangue,
il cosiddetto Terrorismo Islamico.
- Per quello che mi
riguarda, esso esiste nella stessa misura in cui esiste la
Cospirazione Giudaica o il Pericolo Giallo.
Mi dispiace per voi, amici. Eravate i
pastori del Medioriente, ed oggi aiutate i lupi. Eravate governatori di
uomini ed ora siete servi degli adoratori di Mammona. Eravate i protettori
dell'Islam, ed ora permettete le piu' gravi dissacrazioni dei vostri
santuari.
All'improvviso ti accorgi che tutti
questi luoghi esotici e diversi hanno una cosa in comune: sono stati
bombardati dai britannici o dagli americani. Questi personaggi sono ancora
intorno. Oggi bombardano l'Afghanistan, domani il resto.
"Cosa ha trovato in
lei?" - spettegolano gelosamente tra di loro. "Perche' tanti
doni? Cos'ha lei che noi non abbiamo? Gli costa un mucchio di soldi e di
buona volonta', gli ha alienato tutti i vecchi amici e con ragione: la
piccola prostituta assassina sfodera un nome scintillante per ogni
meschino trucco, ma lui, di solito avaro e con il braccio corto, si
preoccupa per lei, fa ostruzionismo, abbatte i suoi nemici e riduce al
silenzio chi la critica.
Una cosa e' certa:
l'etichetta "islamica" rapidamente attaccata all'esplosione di
Bali da parte di Bush e Sharon e' una rivoltante, sanguinosa calunnia
gettata contro oltre un miliardo di musulmani. Non vi e' "terrorismo
islamico" se non negli occhi di chi osserva. I cattolici dell'IRA
colpivano i pub londinesi ben prima che Hamas scoprisse i caffe' di Tel
Aviv.
Le Tigri Tamil, l'organizzazione militante hindu addestrata dal
Mossad israeliano, sono leaders mondiali nel campo degli attacchi
kamikaze. Il maggiore atto terroristico in Palestina era e rimane
l'esplosione al King David Hotel, condotto da un ebreo, il primo ministro
Menahem Begin.
La Civilizzazione X spaccia eroina al
posto della vodka, presta miliardi invece di due rubli, succhia il
benessere delle nazioni invece del sostentamento di miseri contadini, teme
le armi nucleari più che l'ascia moujik, ma ha lo stesso complesso di
idee e metodi. In breve, la Civilizzazione X e' una pericolosa ed
aggressiva mutazione dello spirito ebraico trapiantato su basi
anglo-americane.
Fanciulle nobili e
coraggiose sono ancora tra noi. Hanno fermato i treni dell'esercito USA
durante la guerra in Vietnam, i carriarmati russi a Praga nel 1968 e a
Mosca nel 1991. I guidatori dei treni e dei carriarmati francesi, russi,
americani e tedeschi lo sapevano: persino un mostro si ferma quando
un'esile fanciulla si pone sulla sua strada. E' una legge biologica a cui
tutti siamo soggetti.
Proprio il giorno prima
della battaglia, i soldati israeliani avevano commesso probabilmente il
piu' rivoltante e crudele atto di crudelta'. Una donna palestinese
partoriente arrivo' al checkpoint, accompagnata da suo marito. I soldati
lasciarono passare lei e poi aprirono il fuoco. Il marito rimase ucciso,
la partoriente, ferita, diede alla luce una bimba orfana, all'ospedale.
Gli
uomini vengono separati dalle donne; vengono legati con corde di plastica
prodotte in serie, le loro teste vengono coperte da cappucci neri. Vengono
portati via, picchiati, alcuni vengono uccisi, altri torturati. Le loro
case vengono demolite da giganteschi Caterpillar. Venti uomini sono
giustiziati intorno alle 8. E' un'altra mattina di pulizia etnica in
Palestina.
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Ottobre: la tradizionale raccolta
delle olive diventa occasione per meditare sulla vita e le
tradizioni del popolo palestinese, devastate dalla presenza di
esercito e coloni sanguinari. Israel Shamir, con il consueto accento
poetico, rievoca una giornata di ottobre a Yassouf, tra olive,
contadini palestinesi, ospiti inter-nazionali e la furia dei coloni
d'occupazione.
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