Vento divino
Omaggio a Simone Veil
di Israel Shamir
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Una tempesta di sabbia di
inusitata violenza imperversò in tutto il Medio Oriente, e fece
fermare i carriarmati americani nel deserto, accecò i piloti nei
loro aeroplani ed oscurò la traiettoria delle loro armi,
minacciando di capovolgere le mostruose navi da guerra nel
Golfo. Questo Vento Divino salvò il Giappone dall'invasione dei
Mongoli di Kublai Khan, questa tempesta preservò l'Inghilterra
Elisabettiana dall'occupazione spagnola. |
Muri di fredda
pioggia e di foschia circondavano la mia Jaffa; le strade si erano
trasformate in torrenti feroci; la neve lambiva gli alberi di palma
ed imbiancava i marciapiedi della subtropicale Tel Aviv, in violento
contrappunto al cielo violetto incombente e basso, a portata di mano
dalla cima dei campanili e dei minareti, mentre la tempesta
trasportava nubi di sabbia e di pioggia sulle profonde fenditure del
Mar Morto, fino in Palestina. Una tempesta di sabbia di inusitata
violenza imperversò in tutto il Medio Oriente, e fece fermare i
carriarmati americani nel deserto, accecò i piloti nei loro
aeroplani ed oscurò la traiettoria delle loro armi, minacciando di
capovolgere le mostruose navi da guerra nel Golfo. Centinaia di
veicoli corazzati da trasporto furono fatti a pezzi dalla tempesta
di sabbia. Questo Vento Divino salvò il Giappone dall'invasione dei
Mongoli di Kublai Khan, questa tempesta preservò l'Inghilterra
Elisabettiana dall'occupazione spagnola.
Come gli spagnoli dell'Armada che
si appressavano alle coste britanniche, le forze Mammonite non
erano preparate a quest'intervento divino. Gli invasori avevano
progettato di penetrare facilmente e tranquillamente il ventre
molle dell'Asia, come lo stiletto di Jack lo Squartatore
penetrava il corpo di donne indifese. Nessuna opposizione era
stata preventivata. John Wayne o Burt Lancaster avrebbero
gettato la pistola di fronte a nemici disarmati, prima del
duello finale; ma i Mammoniti non sono i nobili eroi americani
dei vecchi western. Non soddisfatti della loro superiorità
tecnologica, con un vantaggio numerico di dieci ad uno della
popolazione americana rispetto a quella irachena, hanno chiesto
che il loro nemico fosse disarmato. I codardi sono entrati nel
paese solo dopo che l'ubbidiente ONU aveva disarmato gli
iracheni e smantellato i loro ultimi missili arrugginiti. |
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Non si aspettavano
di certo quest'intervento soprannaturale degli elementi, poiché il
potere Mammonita e' basato, secondo le parole di Dostoyevsky,
sull'intima credenza che non vi sia alcun Dio. Ma il mondo materiale
non e' una cosa inerte. Tutto nel mondo e' vivo ed interconnesso; la
nostra storia, il presente ed il futuro, le nostre visioni e la
struttura sociale, le tempeste di sabbia e gli uragani, terremoti e
rivoluzioni sono parte integrante della strettamente connessa
trinità di Dio, Uomo e Terra. Il volere della gente, di miliardi di
uomini e donne che si sono opposti all'aggressione anglo - americana,
si e' espresso in gigantesche manifestazioni in tutto il mondo e
nelle solenni sale delle N.U, ma e' stato schernito dai Mammoniti.
Questo volere si e' tradotto in tempeste di sabbia per ricordarci
che i nostri desideri sono potenti come quelli degli dei dell'Olimpo,
e la volontà congiunta dei popoli e' davvero Vox Dei. Per lo sprezzo
dimostrato verso la volontà di Dio e dell'Uomo, il Partito della
Guerra ha seminato i semi della sua distruzione, intossicato dalla
sua Potenza.
"I forti non sono
mai assolutamente forti, ed i deboli mai assolutamente deboli.
Quelli che hanno ricevuto la Potenza in prestito dal fato conteranno
troppo su di essa, e ne resteranno distrutti. La Potenza e' spietata
sia con l'uomo che la possiede (o crede di possederla) che con le
sue vittime. I secondi ne restano schiacciati, il primo intossicato",
scrisse Simone Veil, la filosofa francese che fu testimone di quella
grande intossicazione di Potenza chiamata Seconda Guerra Mondiale.
Lei si riferiva alla guerra di Troia, quando estrasse dall'Iliade
questa sublime lezione: "Nell'Iliade, la razza umana non e' divisa
in conquistatori e conquistati. Non vi e' scampo dal destino;
impariamo a non ammirare la Potenza, a non odiare il nemico, a non
disprezzare i vinti".
Simone Veil trova nella guerra di Troia una tragedia sia per i greci
che per i troiani, perché essi non furono capaci di fermarsi quando
potevano. Ad un certo punto, i greci avrebbero potuto ottenere il
90% delle loro richieste, ma preferirono rischiare tutto e vincere
tutto. In un altro momento, i troiani avrebbero potuto ottenere il
90%, ma anch'essi preferirono rischiare tutto. Le due parti
soffrirono, persero i loro uomini migliori e i vittoriosi Achei
furono sconfitti cinquant'anni dopo dagli invasori dorici.
In maniera simile,
i Nazisti andarono troppo oltre nel 1939. Il mondo venne incontro ad
alcune delle loro richieste, poiché Praga era stata sotto il dominio
tedesco per centinaia di anni ed il controllo francese sulla Valle
della Ruhr non era basata né sulla legge né sulla tradizione. La
richiesta tedesca di accesso libero a Danzica e Konigsberg non era
irragionevole. Hitler poteva fermarsi a quello. Nel 1938 "la
pacificazione a prezzo di concessioni" era politica solida e
ragionevole corso. Ma nel 1939-40, il Reich tedesco mostrò la sua
insaziabilità. Cecoslovacchia, Polonia, Yugoslavia, Grecia,
Danimarca - molti stati furono invasi prima che il mondo decidesse
di fermare l'espansione nazista. L'orribile guerra rovinò l'Europa e
la Russia, e preparò il terreno all'ascesa dei Mammoniti.
Anche i sionisti
andarono troppo oltre. Essi avrebbero potuto avere una fetta
accettabile della dolce terra di Palestina, volenterosi amici e
lavoratori palestinesi, rifornimenti infiniti di petrolio economico
dall' hinterland alle raffinerie di Jaffa, una vita bellissima per
sé e per i loro figli. Ma vollero tutto, senza lasciare nulla ai
vinti. Ecco perché i loro giorni sono contati.
I Mammoniti
ripetono gli errori di Hitler e Sharon. Prima, l'Afghanistan.
Nessuno capì perché i Mammoniti decisero di attaccare questo regno
remoto, ma lo fecero, con eccidi di massa dei prigionieri, con la
distruzione dell'ambiente vitale afghano, con il ripristino della
colossale produzione di oppio eliminata dai Talebani. E adesso,
l'Iraq. La guerra non e' ancora conclusa e Michael Ledeen, sionista
e Mammonita dell'AEI (American Enterprise Institute) già ci ricorda:
"L'Iraq e' una battaglia, non e' la guerra. Dopo Baghdad, Teheran,
Damasco, Riyadh" [1]. E dopo, Parigi, Berlino, Mosca, Pechino. Oggi
rimuovono Saddam, domani chiederanno la testa di Chirac, Schroeder e
Putin.
Già chiedono il
boicottaggio totale della Francia [2] e l'azione di sollecito e' già
in moto. Ecco uno degli annunci dei Mammoniti: "Boicottate la
Francia, perché le vite e la sicurezza degli americani sono in
pericolo. La Francia ha tutto il diritto di non essere d'accordo con
l'America. Ma la Francia e' passata dal semplice dissenso
all'ostilità attiva verso l'America. Il presidente francese Chirac
ha ammonito le nazioni dell'est europeo che, se staranno dalla parte
dell'America, egli si opporrà al loro ingresso nell' Unione Europea.
Questa settimana, William Safire ha riportato nel New York Times che
la Francia ha segretamente aiutato il riarmo iracheno, ed ha aiutato
gli iracheni a costruire missili a lungo raggio. Questi stessi
missili potrebbero essere usati contro i soldati americani". Safire
e' un importante commissario sionista, ed il suo articolo non e'
altro che una fatwa sionista contro la Francia ed il suo presidente.
Nell'articolo [3] sulla riunione dei guerrafondai, questo piano
viene svelato: "Kristol ci esortò a separare la Germania dalla
Francia, ma notò che 'era troppo sperare in tale intelligenza
diplomatica da parte del Dipartimento di Stato'. Quando Perle
dichiarò che 'gli americani non sono vendicativi', Ledeen lo
interruppe per dire che, nel caso della Francia, sperava che lo
fossero".
Ecco perché c'e' il
bisogno urgente di prendere in prestito una pagina dal libro
americano. Nel 1823, il presidente USA James Monroe sostenne la
Dottrina Monroe nel suo messaggio annuale al Congresso. Dichiarando
che il Vecchio ed il Nuovo Mondo avevano sistemi differenti e
dovevano restare sfere distinte, Monroe enumerò quattro punti
principali: (1) Gli Stati UNiti non avrebbero interferito negli
affari interni delle o nelle guerre tra potenze europee; (2) Gli
Stati Uniti riconoscevano e non avrebbero interferito con le colonie
ed i protettorati esistenti nell'Emisfero occidentale; (3)
L'emisfero occidentale era chiuso a future colonizzazioni; e (4)
Ogni tentativo da parte di potenze europee di opprimere o
controllare nazioni dell'Emisfero occidentale sarà considerato dagli
USA un atto ostile.
E' giunta l'ora di
proclamare la pienamente simmetrica Dottrina Eurasiatica. Facciamo
in modo che gli USA restino fuori dal Vecchio Mondo dell'Eurasia, e
mettano fine ai loro tentativi di opprimere e controllare tutte le
sue nazioni. La Gran Bretagna dovrà decidere se intende agire come
il cavallo di Troia, come asseriva De Gaulle, o unirsi sinceramente
all'Europa. L'Iraq, e qualsiasi altro paese dell'Eurasia, non e'
aperto alla colonizzazione americana. Le nazioni libere dell'Eurasia,
guidate da Francia, Germania, Russa e Cina, dovranno condannare
l'aggressione Mammonita in seno alle N.U, e chiedere sanzioni contro
gli aggressori. Il dollaro USA dovrebbe smettere di essere la moneta
per le riserve, e bisognerebbe far rientrare il debito americano di
6,4 trilioni di dollari. I media diretti dagli USA, vero strumento
di indottrinamento, dovrebbe essere trattato come propaganda
razzista, poiché ha santificato l'assassinio di arabi. Le forze USA
dovrebbero lasciare l'Eurasia, sicché la pace sia restaurata negli
interessi di tutte le parti.
Le inique sanzioni
contro il nobile popolo dell'Iraq andrebbero immediatamente abolite.
Queste sanzioni hanno causato la morte di milioni di innocenti,
incluso un milione di bambini. Esse hanno preparato il terreno alla
successiva invasione Mammonita. La terribile campagna di
demonizzazione portata avanti dai media Mammoniti contro Saddam
Hussein, gli iracheni e gli arabi in generale, dovrebbe essere
denunciata come fanatismo razzista.
Saddam Hussein non e' Babbo Natale né San Francesco. Non e' certo un
mite filosofo, ma il presidente Allende del Cile era un governatore
liberale e progressista, eppure fu rovesciato ed assassinato dallo
sponsor della CIA, Generale Pinochet, grande amico dei Mammoniti
sionisti Margaret Thatcher, Henry Kissinger e Conrad Black. Il
liberale e progressista primo ministro iraniano, Mohammad Mossadeq,
fu anch'esso rovesciato e sostituito con il governo reazionario
dello Shah. Saddam Hussein e' stato posto in essere dallo stesso
spirito arabo di conservazione, poiché una civiltà (come asserì
Toynbee) che deve affrontare una sfida letale produce leaders severi
e guerrieri, in grado di accettare la sfida.
Quando la Russia stava per essere attaccata dall'esercito più
pericoloso della sua storia, lo spirito russo portò un prete
georgiano spogliato a diventare il governatore dell'Unione Sovietica.
Un uomo più gentile ed amabile non sarebbe stato pronto a
sacrificare milioni di russi (incluso suo figlio) e sconfiggere il
Terzo Reich.
Il mondo arabo e' stato mal governato per secoli da potenze
straniere: dai Turchi Ottomani, dai colonialisti ed ora dalla rete
neo-coloniale Mammonita. Saddam Hussein e' il primo governante forte
ed indipendente dai tempi di Saladino. Non e' una coincidenza che
sia nato a Tikrit, la stessa città d'origine di colui che sconfisse
i Crociati. Egli avrebbe potuto riunificare il mondo arabo, impresa
necessaria dal momento che l'attuale frantumazione della terra araba
ha creato una sfilza di sceicchi miliardari, pozzi petroliferi ben
protetti e masse impoverite. Saddam e' capace di confrontarsi con
Mammoniti e sionisti, ecco perché e' amato in Medioriente.
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La sua demonizzazione ad opera dei
media Mammoniti dimostra solo che era l'uomo giusto al posto
giusto, poiché coloro che essi esaltano e' di certo un loro
collaborazionista. Amarono Mikhail Gorbachev, che demolì l'URSS.
Amano Tony Blair, che ha trasformato la Gran Bretagna in una
colonia americana. John Pilger l' ha descritto molto bene nella
sua introduzione alla nuova edizione del grande classico di
Philip Knightley, La Prima Vittima [4]: "I media lodarono le
casualità miracolosamente basse della prima guerra del Golfo (riferendosi
alle poche vittime anglo-americane), mentre l'orrore di 250.000
iracheni massacrati dalle forze americane fu consegnato
all'oblio". Ieri il crudele ex-ministro della Difesa israeliano,
Ben Eliezer, l'assassino di centinaia di civili palestinesi, ha
definito Saddam Hussein alla TV israeliana "un uomo spaventoso".
Per me, e per molta altra gente in Medioriente, chiunque
spaventi Ben Eliezer non e' poi tanto male. [...] |
Non c'e' da
preoccuparsi: quando il mondo arabo riconquisterà la sua
indipendenza entro la struttura dell' amichevole Eurasia, potrà
produrre governanti teneri e gentili, amanti delle arti e delle
lettere.
I soldati americani
ed inglesi sono stati inviati a commettere il peggiore dei crimini
di guerra, l'aggressione contro uno stato sovrano. Ma essi non sono
stati mandati nell'interesse degli americani e degli inglesi. Sono
stati mandati ad estendere il dominio Mammonita sul Medioriente. Non
i9dentifichiamo i Mammoniti con il popolo americano. I Mammoniti
vanno e vengono, mentre il popolo resta per sempre. Né gli europei
dovrebbero ripetere la follia americana cercando di "liberare"
l'America. Gli americani si libereranno da soli dal giogo Mammonita.
E' nel loro interesse, poiché i Mammoniti non sono persone che
perdonano. Non perdonano nessuno che si metta sulla loro strada.
Schiacceranno ogni opposizione interna in America. Hanno conservato
tutte le foto dei partecipanti alle manifestazioni contro la guerra,
e prima o poi le useranno.
I Mammoniti sono
accecati dal puro potere, dal tentativo di sfruttare l'America per
i loro piani maestri. La loro mancanza di compassione si e'
manifestata a Guantanamo, dove i loro sventurati prigionieri sono
chiusi in gabbie. La loro Chutzpah si e' mostrata quando hanno
chiesto il disarmo dell'Iraq e lo hanno attaccato subito dopo,
trasformando tutti noi nei loro involontari scagnozzi. La loro
mancanza di sincerità e' provata dalla massiccia campagna di
menzogne e disinformazione. La loro natura atea e' dimostrata dal
rifiuto ad obbedire alle istruzioni pastorali delle Chiese. Solo
alcuni predicatori televisivi sionisti hanno supportato la loro
guerra.
I Mammoniti
utilizzano le reti televisive sioniste ed inducono gli ebrei ad
obbedire attraverso l'inganno. Il senato USA ha cominciato la guerra
regalando allo stato sionista 10 miliardi di dollari e, in cambio,
"God bless America" campeggia sull'edizione di oggi dell' importante
giornale israeliano Yedioth Ahronoth, mentre il sito web del
quotidiano ha dichiarato che "le preghiere di tutti gli israeliani
sono per le forze armate americane".
"Gran parte della
giustificazione ideologica e della pressione politica per la guerra
contro l'Iraq e' provenuta dai sionisti americani di destra, molti
dei quali ebrei, strettamente alleati al primo ministro israeliano
Ariel Sharon, i quali occupano posizioni influenti sia dentro che
fuori l'amministrazione Bush. Si tratta della guerra di Bush e
Sharon contro l'Iraq", ha scritto Patrick Seale, osserbvatore
britannico ed esperto di Medioriente. Seale ha ragione - fino ad un
certo punto. I sionisti americani "di sinistra", molti dei quali
ebrei, sono colpevoli tanto quanto i loro fratelli di destra.
Bob Norman riporta dal sud della Florida [5]: "Robert Wexler e'
diventato uno dei critici più arrabbiati del presidente Bush. Il
congressista liberale lo ha attaccato sull'ambiente, sulla
somministrazione delle droghe, sugli scandali corporativi, sui tagli
delle tasse ai ricchi, sulle tattiche usate nelle elezioni del 2000.
Ma Wexler ha detto in TV che la guerra all'Iraq era un'idea
fantastica. Wexler ed alcuni altri democratici ebrei del Congresso,
guidati dal senatore del Connecticut Joe Lieberman e da un gruppetto
di rappresentanti della California e di New York, muoiono dalla
voglia di quella guerra. E, poiché questi stessi politici sono
coloro che formano l'ossatura dell'opposizione democratica a Bush,
essi hanno contribuito a distruggere qualsiasi speranza che il
partito possa tenere a bada i cani della guerra di Dick Cheney".
I sionisti britannici ed americani
non mettono in pericolo la loro base di potere supportando la
guerra. Mentre le loro posizioni nei media sono ben note, "ci
sono solo 15 soldati ebrei (0,03% della forza d'invasione
britannica in Iraq) tra i 45.000 militari britannici attualmente
impiegati nella campagna anglo-americana"[6], riporta Ha'aretz.
Questa disparità la dice lunga, soprattutto sull'etichetta di "falchi-galline".
Le loro folli idee includono la creazione del Grande Israele dal
Nilo all'Eufrate, e la "vendetta storica" contro Babilonia per
la "distruzione del Tempio di Salomone" nel 586 a.C, come invocò
Ben Gurion, il fondatore di Israele. Non c'e' bisogno di dire
che questi folli piani non sono nell'interesse né del popolo
americano né della maggioranza sensata degli ebrei.
Rigettando l'Alleanza Mammonita-sionista, non identifichiamo il
nemico con un gruppo etnico o religioso. In verità, molti
americani di origine ebraica sono contro la guerra e contro i
Mammoniti. Non voglio menzionare di nuovo i loro preziosi nomi,
perché non c'e' bisogno di operare distinzioni tra essi e gli
altri buoni americani. |
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Il nemico e'
l'ideologia Mammonita, un folle punto d'incrocio tra attitudine
romana ed ebraica, per usare la terminologia di Simone Veil. Lei ha
scritto:
"I romani e gli
ebrei erano molto ammirati e citati ogni volta in cui si desiderava
giustificare un crimine. Per i romani, i popoli conquistati erano
oggetto di disprezzo, e non avevano epica, né tragedie. Per gli
ebrei, e' permessa la crudeltà verso i vinti, anzi e' indispensabile".
Simone Veil percepì i Vangeli come l'ultima e vivida manifestazione
dello spirito ellenico dell'Iliade, lo spirito della compassione che
riesce a cogliere l'umanità di entrambe le parti in guerra. Questo
e' lo spirito che gli americani dovrebbero invocare.
La compassionevole
e fieramente indipendente America di Henry Thoreau e Gore Vidal
potrebbe e dovrebbe vincere la sua lunga battaglia contro lo spirito
Mammonita. Tenendo conto del fatto che entrambi i partiti maggiori
degli USA sono infiltrati allo stesso livello, la via d'uscita
consiste nel dare più - molto più - potere agli stati, riducendo le
funzioni del governo federale alla Posta USA. Il miglior giornale
intellettuale d'America, Harper's Monthly, ha recentemente tracciato
un'immagine idilliaca del mondo, in cui, al posto dei mostruosi
USA, sei-sette stati occupano la massa terrestre del nord America
compresa tra il Messico ed il Canada. Questi stati più piccoli (della
grandezza della Francia!) e maneggevoli potrebbero costruire
relazioni più significative tra il popolo ed il territorio, creare
comunità reali e non immaginarie, produrre arte e collegarsi
all'Uomo e a Dio.
Gli americani vivrebbero una vita
migliore, più felice ed ispirata. Ad esempio, i 75 miliardi di
dollari che gli USA spendono per la guerra contro l'Iraq potrebbero
garantire a 50 milioni di americani un sistema sanitario gratuito ed
a 6 milioni di giovani l'educazione universitaria. Gli americani
potrebbero celebrare la Nascita di Cristo, e non la "stagione
natalizia", e la Resurrezione a Pasqua, senza timori.
Anche lo spirito
commerciale Mammonita si scrollerà di dosso la sua distruttività se
limitato alla Grande Mela. Chissà, può darsi che una New York
indipendente possa ricreare la gloria di Venezia, questa grande
repubblica mercantile, una volta sganciatasi dal grande continente.
Israele, lo stato ebraico esclusivista, non ha posto in un
Medioriente libero, ma i suoi abitanti, i palestinesi adottivi di
fede ebraica, saranno i cittadini benvenuti e desiderati del
Commonwealth Palestinese, alla pari con i nativi palestinesi. Le
loro capacità aiuteranno il comune paese a raggiungere prosperità ed
uguaglianza. In questo modo, si realizzerà il nobile scopo di
radunare gli ebrei nella terra in cui vissero i loro antenati, ed i
discendenti degli ebrei in ogni luogo potranno dimenticare il
separatismo e fondersi pacificamente nelle nazioni in cui vivono.
NOTE:
[1]
New York Sun , 19 Marzo 2003:
[2]
http://www.newsmaxstore.com/a/boycottad
[3]
http://www.worldnetdaily.com/news/article.asp?ARTICLE_ID=31725
[4]
http://evatt.labor.net.au/news/201.html
[5]
http://www.newtimesbpb.com/issues/2002-09-26/norman.html/1/index.html
[6]
http://www.haaretzdaily.com/hasen/spages/275621.html
traduzione a cura di
www.arabcomint.com
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